lunedì 21 dicembre 2015

La locanda


"Il nostro eroe si gettò in ginocchio e l'oste, fingendo di leggere dal suo libro, cominciò a farfugliare ed esclamò: << Io ti nomino cavaliere!>>. Dopo di che, disse a una delle domestiche di cingere la spada alcavaliere, cosa che lei fece cercando con tutte le forze di non ridere."

Povero il nostro eroe, immaginiamo di essere anche noi ospiti della locanda e di assistere alla strampalata cena di Don Chisciotte e alla sua investitura, ci divertiremmo o proveremmo compassione?
Prova a raccontare...

24 commenti:

Sara ha detto...

Mentre mi trovavo dentro alla locanda a ordinare cinque salacchini, vidi arrivare un cavaliere , che non sembrava un cavaliere perché si vestiva strano mi sono andata a mettere seduta, contemporaneamente lui è andato a prendere i salacchini al bancone ,poi si sedette vicino a me è comincio a parlare in modo bizzarro .
Mi misi a ridere come non ho fatto mai cercavo di trattenermi ma non ci riuscì ,lui offeso se ne è andato traballando e con difficolta ; come se stesse ballando , perché quella armatura gli bloccava i movimenti
Mi è sembrato un pazzo , ma tutto sommato simpatico .

Giulia O.P ha detto...

Mi trovai ospite di una locanda,mentre assaporavo i miei salacchini,vidi un cavaliere entrare dalla porta che parlava in modo strano. Le sue battute mi fecero molto divertire.Lo vidi accomodarsi e ordinare i salacchini.Non riusciva a mangiare perche aveva addosso la celata,tenuta da corde verdi che le donzelle non riuscivano a tagliarle.Cosi non riusciva a mangiare perche aveva bisogno di aiuto. All'improvviso lo vidi andarsene ed io continuai la mia cena.

Lorenzo C. ha detto...

Ero in una locanda e stavo mangiando delle salacche quando entrò un personaggio bizzarro. Sembrava tutto franne che un cavaliere. Ad un tratto arrivò il proprietario della locanda e quel tipo lo trattò come un nobil uomo.La cena arrivò anche per lui ma non riusci ad aprire la celata.Fu una scena divertente soprattutto quando dovette bere; la celata era bloccata tagliarsela allora gli hanno dovuto bucare l'armatura.
Nel vederlo ho riso tanto ma ho anche provato un po' di compassione; non riusciva a mettersi seduto, aveva bisogno di qualcuno che lo imboccasse e parlava stranamente. Ad un certo punto quell'uomo si alzò e si mise davanti a me si presentò.Disse di chiamarsi "Don Chisciotte della Mancia " ma io gli risposi che non avevo mai sentito parlare di lui. Offeso tornò al suo tavolo,io finita la cena me ne andai:
Avevo trascorso una serata divertente!


Giorgia Luzi ha detto...

In una calda giornata di luglio, mi trovavo in una locanda per mangiare il baccalà e del pane nero quando improvvisamente vedo entrare un uomo che dichiarava di chiamarsi Don Chisciotte della Mancia. L'uomo indossava una strana armatura con lancia e scudo e si rivolge alle cameriere con molta grazia chiamandole "DONZELLE". Inizialmente mi sono spaventata molto ma l'uomo continuava a ripetere di essere un cavaliere errante e che il suo desiderio era quello di servire la gente. Il cavaliere si rifiutava di togliere la sua armatura e quindi non poteva portare nulla alla bocca e viene aiutato dalle donne e dal proprietario della locanda. Ho iniziato a ridere molto, mi uscivano le lacrime dagli occhi perché trovavo l'uomo molto divertente e simpatico ma nello stesso tempo ho provato un po' di compassione perché lui viveva in un mondo fantastico tanto da immaginare la locanda come un castello.
Mi è sembrato pazzo ma divertente!!!!!! ♥♥

Giulia L. ha detto...

Quella sera stavo cenando nella locanda con i miei amici quando è entrato un signore strano,vestito in un modo buffo,che guardandolo così faceva ridere.La cosa che faceva più ridere e che ha attirato la mia attenzione è stato quando ha provato a mettersi seduto con la sua armatura che si ostinava a non voler togliere,e non riusciva nè a mangiare nè a bere,finchè una donzella non lo ha aiutato a bere con una cannuccia.Ho notato anche che le donzelle,come le chiamava lui,erano molto divertite da questo strano signore.Allora io vedendolo in difficoltà mi sono offerta d'aiutarlo, ma lui non ha voluto, continuando la sua cena.
Alla fine ho provato un po'pena per questo cavaliere perchè sembrava che non si rendesse conto di ciò che faceva,nè che tutti lo deridevano per il suo modo di vestire e per il suo comportamento.

Dennis ha detto...

Stavo in quella locanda a mangiare le salacche quando entra un buffo cavaliere , che comincia a parlare in modo molto strano.La prima cosa che fece,fu di presentarsi dicendo che il suo nome era DonChisciotte della Mancia.Usava termini come donzelle,ronzino,messer...linguaggio non adeguato all'epoca.Cercavo di non ridere mentre le altre persone ridevano a crepapelle.Questo mi fece pena e provare dispiacere nel vedere tutte quelle persone che lo prendevano in giro,non solo per come parlava,ma anche per come mangiava perchè non si era tolto l'armatura e per come si atteggiava.Alla fine li ho lasciati fare e mi sono rimesso a mangiare salacchini

Michelangelo ha detto...

Una sera stavo in una locanda a cenare e mentre stavo mangiando il baccalà arrivò Don Chisciotte che si mise a cenare a un tavolo vicino al mio. Camminava malissimo perché l'armatura che era pesante gli faceva tenere le braccia e le gambe aperte. Quando si mise seduto, più di una volta cadde a terra perché non entrava nella sedia. Non riusciva nemmeno a mangiare da solo perché non poteva piegare le braccia. Mi sono divertito molto, anche vederlo mangiare, ho riso per un'ora di seguito. Mi faceva ridere perché un uomo così grande doveva essere aiutato a mangiare proprio come un bambino e inoltre quando beveva con la canna era proprio ridicolo. Io al suo posto mi sarei tanto vergognato.

Nicolò ha detto...

Ero seduto a mangiare la mia porzione di salacca, quando entrò un uomo mingherlino con la celata che gli copriva la bocca, per un attimo mi misi a ridere ed insieme a me tutta la locanda lo fece, ma era una risatina che non si sentiva, quindi il cavaliere si mise seduto seguito da due "donzelle". Il locandiere gli portò una porzione di salacca e vederlo mangiare era motivo di grandi risate, poi, vederlo bere ancor di più, con quella cannuccia. Sentì un bambino ridere del cavaliere come non mai, allora mi resi conto che non era di certo facile mangiare con quella celata, provai un po' di compassione per il cavaliere e subito guardai con occhi inferociti il bambino è lui si zittì a testa bassa. Chiesi al povero cavaliere il suo nome è lui con difficoltà mi disse che si chiamava Don Chisciotte della Mancia. Quando finì di mangiare lo saluti calorosamente e apportai delle piccole modifiche alla celata per fargli mangiare e vedere meglio.

Giorgia M. ha detto...

Ero seduta a mangiare un po di baccala , quando ad un certo punto vidi che tutti gli altri clienti si erano messi a ridere , mi girai e vidi entrare un buffo signore vestito da cavaliere .Scoppiai a ridere ! .Ad un certo punto vidi che il buffo cavaliere si stava avvicinando al tavolo in cui ero seduta . Il locandiere mi si era avvicinato dicendomi se il cavaliere si poteva sedere li con me . Acconsentii , così si sedette ; era DON CHISCIOTTE DELLA MANCIA , un cavaliere ma ancora non investito . Mi parlò di lui ; da come parlava sembrava avesse perso il senno . Dopo un po arrivò da mangiare e aveva molta fame però non ci riusciva per via della celata bloccata ; le due popolane non riuscivano a sbloccargliela . Allora lo dovettero imboccare : in quel momento ho provato compassione . Non me lo dimenticherò mai.!

Alessandro ha detto...

Quella sera volevo gustarmi quei sala chini,entrai in quella locanda;mi sedetti all'angolo in un piccolo tavolino in fondo alla stanza.All'improvviso entrò uno strano cavaliere,non riusciva a togliersi la celata,gli si era incastrata sulla testa;allora le donzelle (dame) lo dovevano aiutare a mangiare. Dopo mi faceva ridere, ma allo stesso tsmpo tenerezza.Finito di mangiare andai a chiedere il conto e me ne andai feliceper quella strana serata.😉

Alessandro ha detto...

Quella sera volevo gustarmi quei sala chini,entrai in quella locanda;mi sedetti all'angolo in un piccolo tavolino in fondo alla stanza.All'improvviso entrò uno strano cavaliere,non riusciva a togliersi la celata,gli si era incastrata sulla testa;allora le donzelle (dame) lo dovevano aiutare a mangiare. Dopo mi faceva ridere, ma allo stesso tsmpo tenerezza.Finito di mangiare andai a chiedere il conto e me ne andai feliceper quella strana serata.😉

Raman ha detto...

Ero alla cena , mi ero seduto a un tavolo per uno, mangiavo il baccalà,all'improvviso arrivò un cavaliere,era vestito in un modo strano,aveva i baffi lunghi,aveva una lancia in mano e un cavallo.
Alla cena mi ero divertito perchè Don chisciotte mi faceva ridere.
Mi fa ridere perchè diceva delle parole buffe e si allungava sempre i baffi alle francese.
Non riusciva a muoversi con quella bizzarra armatura e nemmeno a mangiare.
Che serata indimenticabile!
Non ho mai riso cosi tanto.

diego ha detto...

Era sera , ero seduto a un tavolo e stavo consumando la mia cena, quando all improvviso
arrivo'uno strambo signore con una ridicola armatura su un vecchio ronzino, che
chiamava due popolane, "dame" e l ' oste "signore del castello ".
Si mise a tavola per mangiare ma siccome non voleva togliere la celata doveva essere
imboccato da una "donzella" e per bere doveva succhiare su una canna con due buchi uno
in bocca l'altro nel bicchiere.
Mi suscito' molta compassione vedere quel povero vecchio che era evidentemente fuori di
senno anche perché pronunciava frasi sconnesse e ridicole mi venne voglia di aiutarlo...

Elia ha detto...

Stavo mangiando alla locanda tre salacchini quando qualcuno bussò alla porta
e entrò un uomo con la sua armatura di celata.All'inizio rimasi un po' stupito
ma dopo nel modo in cui parlava,come camminava,e il suo atteggiamento mi fecero ridacchiare. Chiamava sempre quelle due signore "donzelle" quando invece erano due comuni popolane che non capivano il suo linguaggio,le corteggiava dicendo una specie di poesie che si potevano trovare in libri di cavalleria o poco probabilmente nelle storie drammatiche.Camminava non molto bene per via dell'armatura,poi aveva un'atteggiamento assurdo!ma non nel senso
che si comportava male ma nel senso che era stato anni e anni a leggere libri di cavalleria.Io mi ero dimenticato che dovevo mangiare i tre salacchini perchè mi ero bloccato a fissare quello strano uomo,quando si sedette per mangiare si fece aiutare da una delle due popolane perchè non
riusciva a togliersi l'armatura per via della celata. Finito di mangiare l'uomo andò via e io ridendo mi girai verso il mio tavolo per mangiare i tre
salacchini che ormai si erano freddati.

Luca ha detto...

Era un normalissimo venerdì, e seduto ad un tavolo, masticavo a malavoglia un boccone di salacchini.
Lo odio, ma devo pur campare!
Stavo per portare alla bocca il secondo, quando sentii un rumore di zoccoli, e la porta si spalancò.
Entrò un uomo magro, vestito da...........cavaliere???
Proprio così! Eppure non se ne vedevano da un bel po'.
Lo accolsero due donne e non credetti alle mie orecchie: le aveva chiamate DONZELLE.
" Se quello sono donzelle, allora domani mi proclameranno Re di Spagna!" pensai.
Disse di essere un certo "Don Chisciotte Della Pancia" o qualcosa del genere, non ricordo, ma parlava in modo così strano che io ed altri non trattenemmo le risate (e a me andò di traverso il salacca);anche con la celata che gli nascondeva il viso, era ovvio che Don Chisciotte si stava irritando, quindi tacemmo.
Il signore della locanda lo scortò al tavolo.
Mi caddero gli occhi:quell' uomo si faceva imboccare, per colpa di quella celata che non voleva assolutamente levare.
Come un neonato che fa i capricci! Altro che cavaliere!
Tornai a casa un tantino intontito da quello strampalato soggetto.
Mi dispiaceva, perchè, per comportarsi in quel modo, doveva aver ricevuto una bella botta in testa... Comunque ne è valsa la pena: non ridevo così tanto da mesi!!!

Lorenzo V. ha detto...

Nella locanda entrò un uomo con una armatura un po'ridicola: sembrava che al posto dell'elmo avesse una pentola; ed la lancia un grande stecchino. Un fisico robusto, ma basso di statura da sembrare una palla! Mi chiese se il posto vicino a me fosse occupato; gli risposi di no e così si sedette. Avevo ordinato due salacchini. Quando iniziò a raccontare, mi parve un po' noioso, però dopo cambiai idea, parlava in un modo stravagante: "Io andrò in giro per il mondo per cercare avventure come un cavaliere!" Quando arrivarono i due salacchini gliene diedi uno. Le sue avventure erano divertenti perché raccontava in modo fantasioso tutto ciò che voleva dire. Usava termini strani: donzelle, dame, ronzini... parlava persino di castelli e locande. Tutto questo mi divertiva ma nello stesso tempo mi faceva compassione perché mi sembrava una persona sola.

Matteo ha detto...

Quella sera ero in quella locanda, ad un tratto la porta si aprì ed un cavaliere entrò: io ebbi un po' di paura, vedendolo con quella faccia con cui si era presentato. Lui ad un tratto mi si avvicinò e mi rivolse la parola... io scappai subito di fuori, ma quando lui mi trovò mi chiese con voce gentile se sapevo a chi poteva chiedere per mangiare; e io gli dissi che poteva chiedere alle popolane dentro: quando rientrò, subito mi accorsi che lui non era così arrogante.
Stava parlando alle popolane con parole che io non capivo: "io mi chiamo Don Chisciotte della Mancia, mie donzelle: ho fame che cosa avete?".
Dopo aver ordinato, il cavaliere si mise a mangiare, ed io andai subito dal capo a dirgli che parole stava dicendo quel cavaliere, lui non seppe nulla ed uscì arrabbiato e si rivolse a Don Chisciotte, dopo alcune spiegazioni loro fecero pace.
Questa serata è stata bellissima e conoscere un cavaliere per me è stato emozionante.

Lucia ha detto...

LA LOCANDA.
Mentre stavo mangiando alla locanda,vidi dalla finestra , un uomo vestito da cavaliere che stava sopra al suo cavallo e parlava con due " popolane". Quest'uomo aveva l'armatura un pó sporca ; quando il cavaliere entró dentrola locanda , notai che era molto affamato e non solo,era anche molto curioso . Il cavaliere si mise a mangiare con la celata in testa , perché non era riuscito a togliersela . In quel momento mi sarei messa a ridergli in faccia , perché doveva farsi aiutare da una popolana . La scena curiosa é stata quando doveva bere con due canne , una per l'acqua e una per il vino . A quel punto mi sono alzata per uscire dalla locanda e ho notato che le popolane ridevano alle spalle del cavaliere.

Youssef ha detto...

Una bellissima serata io andai in una locanda per fare cena, avevo una fame da lupo. Don Chisciotte mi faceva ridere non era normale; beveva con la canna perchè aveva la celata bloccata, parlava in un modo bizzarro, si muoveva in un modo goffo. Pensava di essere in un castello faceva ridere tantissimo! Fu una cena bellissima e divertente, una serata grandiosa passata con Don Chisciotte

Annaclara ha detto...

Era da un po’ che mangiavo baccalà’ , nella locanda dove mi trovavo” salacca”, senza mai divertirmi . Fin quando l’ aria fresca della sera mi fece girare verso la porta , da qui entrò uno strano uomo vestito da cavaliere . ma la cosa divertente era che non poteva togliere la celata per via di alcuni nodi , perciò non poteva mangiare e si fece aiutare da una popolana , per lui donzella , ma non avrebbe potuto neanche bere con la celata addosso se il locandiere non c’ avrebbe forata per usare una cannuccia. Anche il linguaggio era strano: riprendeva alcune frasi di diversi libri di cavalleria. Lo guardavo con occhi sgranati sempre più incuriosita; quando dopo un po’ si avvicinò al mio tavolo e mi chiese :< Nobile “dama “ sapreste dirmi come si chiama questo castello?> io gli feci un sorriso divertito e poi risposi :< “ sapore di carne , spore di pesce” ma non è un castello è una locanda ! Messer>: rispose lui con voce tranquilla . Io mi feci uscire una risatina e ordinai dell’acqua liscia . Mentre bevevo non staccavo gli occhi da quello strampalato personaggio e quando finii di bere salutai “ l’uomo cavaliere “ , ringraziai per la cena e passando oltre la porta mi lasciai alle spalle i tavoli di legno scuro , lucidò e senza persone ( fatta eccezione per Don Chisciotte ) e mi lasciai trasportare dall’aria fredda della notte. È stata una serata divertente e strana.

Angela ha detto...

Stavo seduta ad un tavolo, di una locanda e stavo mangiando il baccalà, come ogni Venerdì, ma quel giorno arrivò un signore vestito da cavaliere che diceva di chiamarsi Don Chisciotte della Mancia. Era spuntato dalla porta frettolosamente , e tutti i presenti lo guardarono con stupore e anche io lo guardai incuriosita . Si avvicinò a due signore e gli parlò in un modo molto strano , io mi misi a ridere e lui voltò lo sguardo verso di me.
A quel punto il mio cuore si mise a battere più forte che mai, e mi disse qualcosa , che io non avevo capito niente ; le due signore alla fine si misero a ridere.
Dopo di che arrivò il cameriere che chiese al signore Don Chisciotte se doveva portargli qualcosa , lui accettò . Le due signore gli tolserò l’ armatura ma non riuscirono a togliergli la celata che era annodata con dei fili e quindi le due signore dovevano aiutarlo a mangiare , che a me dispiaceva perché mi sarei vergognata .
Comunque quella serata mi sono divertita molto tranne quando le due signore dovevano aiutarlo a mangiare .

Adam ha detto...

In una giornata di pieno autunno mi recai in una locanda e ordinai delle salacche cioè del baccalà , ma in quel luogo si chiamavano così . Finché entrò uno strano signore , Don Chiscotte , strano e bizzarro . Beveva e mangiava con una cannuccia , mi faceva ridere, ma allo stesso tempo mi dispiaceva , volevo aiutarlo ma avevo un po' paura . Ad un certo punto sentii dire parole non consuete non credevo alle mie orecchie ; stava dicendo che la locanda era un castello , che il locandiere era un cavaliere gia' in riposo... Poco dopo se na andò ara iato perché nessuno la considerato . Che serata!

Leonardo ha detto...

Mentre stavo mangiando alla"locanda dei Cavalieri"entrò uno strano personaggio,indossova una vecchia armatura color grigio scuro,in testa un elmo con la visiera che si poteva abbassare,scudo e lancia sulle mani.La prima cosa che pensai fù:"Ma chi é questo!?":Poi iniziò a parlare rivolgendosi alle cameriere chiamandole "donzelle" e altre parole che non mi sembravano di questa epoca.Attirò sempre più la mia attenzione quando si mise a mangiare senza togliersi l'elmo.In un primo momento ero proprio divertito da questa scena inconsueta. Cercando di capire come avrebbe potuto mangiare con quella visiera abbassata,morivo dal ridere.Ma poi mi resi conto che la sua difficoltà era grande e allora incominciò a farmi compassione,perchè si vedeva che aveva molta fame,ma non riusciva a mettere niente in bocca.Così mi sono avvicinato,ho cercato di convincerlo a farsi aiutare a togliersi l'elmo e finalmente potè mangiare e mi ringraziò per averlo aiutato.

Rudi ha detto...

Stavo ordinando il baccalà a un tratto venne un signore molto nobile.
Diceva di essere un cavaliere.
Avevo paura che mi parlasse,perchè aveva un linguaggio più educato del mio.
Mi sentivo in dificolta.
Mi portarono da mangiare,due piatti di baccalà:<> chiesi.
Il locandiere mi ripose perchè vicino a me ci avrebbe mangiato il cavaliere don chisciotte della mancia.
Eravamo in pochi lì dentro a mangiare,lui mi stava seduto accanto, mentre le due popolane stavano decidento chi lo iniziammò a mangiaree lui cadde per quanto era pesantel'armatura:tuttiscopiammò a ridere:Don Chisciotte era pacifico sorppreso!
Qulla sera mi sono divertito molto ma ho provato compassione perchè ridevamo di lui.