mercoledì 9 dicembre 2015

Inizia il viaggio!

<<...In un paese della Mancha, di cui non voglio fare nome, viveva non molto tempo fa un cavaliere di poche ricchezze.>>

<<...Siccome trascorreva la maggior parte dell'anno senza far niente, questo gentiluomo cominciò a leggere libri di cavalleria con tanta passione che abbandonò la gestione della casa e vendette persino parte delle sua terre per comperare tutti i libri di cavalleria che potè trovare.
Il pover'uomo si appassionò tanto a queste letture che trascorreva i giorni e le notti leggendo, e poichè dormiva poco e leggeva molto gli si consumò il cervello tanto da perdere il senno. Cominciò così a credere che le battaglie, le sfide, gli incantesimi, gli amori e tutte le invenzioni nelle sue letture fossero vere.>>

 Così è iniziato il nostro viaggio fra le pagine di questo strampalato cavaliere! A te è mai capitato di immergerti in una lettura tanto da perdere il senso della realtà? Prova a raccontare!


23 commenti:

Nicolò ha detto...

Come Don Chisciotte anche a me è capitato di immergermi nella lettura, in particolare in “Harry Potter e la camera dei segreti”; una camera segreta che si riapre di nuovo dopo cinquanta anni e saranno Harry, Ron e Hermione a salvare Hogwarts dal terribile mostro contenuto in essa. Ero a scuola, la maestra spiegava e io di nascosto leggevo il libro; pian piano non sentivo più niente, più leggevo, più dimenticavo ciò che mi circondava, più mi sentivo io il protagonista…non volevo smettere, quando all’improvviso un mio compagno mi interruppe dicendo che dovevo sottolineare: ero tornado alla realtà!

Alessandro ha detto...

A me è capitato di immergermi nella lettura con il libro “Il quinto viaggio nel regno della fantasia” di Geronimo Stilton; non pensavo a niente, ero uno degli elfi che aiutavano il protagonista. Mi ero dimenticato di ciò che mi circondava.

Annaclara ha detto...

Spesso mi capita di immergermi nella lettura, soprattutto con I libri di “Ulisses Moore”; il più delle volte è la mamma che mi fa ritornare alla realtà chiamandomi o scuotendomi.

Lucia ha detto...

Mi sono immersa nella lettura varie volte, ma in una in particolare: “Valentina: sei la mia amica del cuore”. E’ un libro che parla di due amiche del cuore che affrontano insieme qualsiasi problema e si aiutano a vicenda, come faccio io e la mia amica. Ho vissuto le stesse emozioni, soprattutto la paura della funivia come fossi io la protagonista. Avevo dimenticato tutto ciò che mi circondava, mi sentivo parte della storia, ero un’altra persona.

Angela ha detto...

Leggendo “L’isola perduta” di Barbara Cerquetti mi è capitato di immergermi nella lettura in modo tale da non pensare a ciò che mi stava intorno. Ero nella storia con Marco e Astrid, i protagonisti; avevo il potere di vedere anche io i fantasmi; andai indietro nel tempo con loro per aiutare il fantasma e infine andai sul Monte Conero per ritrovare la memoria… ad un certo punto la storia stava per finire, con delusione mi ritrovai nella vita normale senza fantasmi nè cose fantastiche.

Aurora ha detto...

In estate nel centro Morbidù abbiamo letto il copione dello spettacolo che mettiamo in scena a fine luglio. Quando leggiamo il copione ci mettiamo tutti intorno al tavolo; per pima cosa gli educatori ci leggono a voce alta tutta la storia che noi reciteremo. L’emozione arriva quando mi viene assegnato il personaggio: adesso tocca a me! Leggo la mia parte con grande attenzione, per concentrarmi molto bene, mimo silenziosamente I miei movimenti, bisbiglio mentre rileggo, mi also in piedi con i fogli in mano. Sono già nella storia e nella parte, non mi accorgo di ciò che mi sta intorno.

Giulia L. ha detto...

A me è capitato di immedesimarmi nella lettura quando l’anno scorso a scuola abbiamo letto il libro di Harry Potter; non pensavo alla realtà circostante, ero anch’io una piccola maga insieme ad Harry e con lui ho intrapreso le diverse avventure.

Giorgia L. ha detto...

Ultimamente ho letto un libro intitolato “Piccole donne” che narra le vicende della famiglia March. Il signor March è partito per la Guerra civile, lasciando la moglie e le loro Quattro figlie: Meg, Jo, Beth, Amy. Le Quattro ragazze sono unite da un forte legame e cresceranno combattendo contro le difficoltà economiche. Leggendo questo romanzo mi sono sentita immersa completamente nella lettura a tal punto di immedesimarmi nella figura di Jo. Soprattutto quando la ragazza decide di tagliare i suoi bellissimi e lunghi capelli per ricavare dei soldi da regalare alla mamma la quale doveva partire per raggiungere il signor March gravemente ammalato. Ho pianto come Jo nel vedersi con i capelli corti, mi sono commossa di fronte a un gesto così nobile che la ragazza ha fatto verso la sua famiglia.

Diego ha detto...

A me piace moltissimo leggere perciò, immedesimarmi nella lettura mi è comune. Il libro che però mi ha appassionato di più è Harry Potter tanto che in breve tempo li ho letti tutti e sette almeno due volte. Mi sembrava proprio di essere il coraggioso maghetto; leggere immedesimarmi e fantasticare è uno dei miei passatempi!!!

Dennis ha detto...

Il giorno in cui mi è capitato di perdere la testa per un libro è stato il natale del 2014. Avevo appena ricevuto il libro “Il grande ritorno nel regno della fantasia”. Iniziai tranquillamente la lettura, poi pagina dopo pagina non riuscivo a smettere di leggere. Il protagonista doveva compiere molti viaggi e riportare oggetti preziosi alla sua regina, io ero accanto a lui: vivevo le stesse avventure e colpi di scena come protagonista. Ero talmente immerso che mi ero dimenticato di tutto ciò che mi circondava.

Michelangelo ha detto...

A me piacciono i libri di avventura di Geronimo Stilton e un giorno mentre leggevo uno dei suoi libri che parlava di un cavaliere che salvava la sua regina Floridiana ho immaginato di essere io quel cavaliere che combatteva con molta forza per salvare la sua sposa. Alla fine dopo una lunga battaglia sono riuscito a salvare la mia fidanzata e riportarla a casa dai suoi genitori.

Giulia O.P. ha detto...

Quel giorno stavo leggendo un libro di avventura; ero arrivata a metà libro, la parte più avventurosa, quando ho immaginato di essere io il protagonista, di vivere quelle esperienze; ero talmente immersa nella lettura che non pensavo a ciò che mi circondava, … non ho sentito nemmeno la mamma che mi chiamava per la cena!!!

Rudi ha detto...

Mi è capitato di immergermi nella lettura leggendo il libro “Il papiro nero”. Un libro divertente e avventuroso che ha catturato la mia attenzione a tal punto di immaginare di essere il protagonista e di non sentire e guardare nessuno!

Elia ha detto...

Quel libro “Diario di una schiappa” che mi ha comprato mamma l’ho letto in poco tempo; quando lo leggevo sembravo una statua, non riuscivo a staccarmi, ero come una calamita. Ero talmente preso che non guardavo ciò che mi circondava: ero immerse completamente nella lettura.

Matteo ha detto...

Mi è capitato di immergermi nella lettura di “Il piccolo principe”: stavo leggendo da molto tempo e ad un certo punto, ho immaginato di diventare io stesso il protagonista della storia. Avrai voluto poter viaggiare da un pianeta all’altro come raccontava il protagonista.

Lorenzo V. ha detto...

Leggendo “L’occhio dell’oceano” di Geronimo Stilton mi è capitato di immedesimarmi nel protagonista soprattutto quando stava svolgendo un’immersione subacquea. Scendevo nelle profondità dell’oceano e venivo catturato da una gigantesca conchiglia; divincolandomi riuscii a liberarmi e salvarmi. Ero talmente immerso nella lettura che mi ero dimenticato di essere sul divano comodo in attesa della cena!

Giorgia M. ha detto...

Un giorno, a metà estate, stavo leggendo un libro di Geronimo Stilton quando mamma mi ha detto che dovevamo uscire, ma io volevo restare a casa a leggere: mi aveva così preso che volevo sapere come andava a finire. Mi sembrava di vivere le scene del libro e le avventure del protagonista: meraviglioso!

Joussef ha detto...

Un giorno stavo leggendo il mio libro della biblioteca di classe “Quinto viaggio nel regno della fantasia”, stavo sdraiato sul divano; mamma mi chiamava, io non la sentivo perché ero preso dalla lettura, vivevo le avventure dei personaggi.

Lorenzo C. ha detto...

Di solito io mi addormento leggendo un libro. Una notte d’estate mi gustavo un buon libro, ero pronto a chiuderlo, quando sfogliai una pagina e … ne sfogliai un’altra fino a quando non mi immersi nella lettura; senza accorgermene rimasi sveglio fino alle due di notte: il tempo era passato così veloce!!!

Adam ha detto...

Mi è capitato leggendo “Le avventure di Robinson Crusoe” di immedesimarmi nel protagonista e vivere tutte le avventure: ero disteso sul divano e non sentivo nulla.

Sara ha detto...

Una volta mi è capitato di immergermi nella lettura del libro “L’uccello di fuoco”. Era sera, io e mia sorella Susanna eravamo distese sul letto. Lei mi ha chiesto se le leggevo qualche pagina del libro; leggevo, leggevo, ad un certo punto Susanna è andata a bere: io non me ne sono accorta. Tornata mi ha sentito leggere, allora mi ha tolto bruscamente dalle mani il libro e mi ha sgridato perché non l’avevo aspettata: ero così presa che non me ne sono accorta!!!

Luca ha detto...

A me capita spesso di immedesimarmi nei personaggi dei libri, ma lo faccio in “terza persona”. Cioè, non sono io che faccio determinate cose, ma è come se controllarsi i personaggi e facessi compiere loro azioni. Succede soprattutto con i personaggi della saga di Harry Potter. Visto che i libri della saga sono senza figure (almeno i miei libri lo sono) me li immagino e li disegno, seguendo le descrizioni del libro. Mi piace inventare, sempre disegnandoli, parenti e amici dei personaggi. Addirittura, li immagino protagonisti di videogiochi reali o completamente inventati da me. Infine, con i personaggi creo altre storie, unendoli a personaggi di altri libri.

Leonardo ha detto...

Mi è capitato molte volte di immergermi nella lettura, soprattutto nei libri di avventura e di viaggi inaspettati. A me piace molto leggere la saga di Harry Potter e proprio in questi giorni sto leggendo il terzo capitolo della saga, “Harry e il prigioniero di Azkaban”. Mai come in questo libro il coinvolgimento è stato così tanto da non ricordarmi di guardare I cartoni, giocare ecc, ogni volta che leggo un capitolo mi viene la curiosità e la voglia di leggere il successivo e così via.